“Io vado in palestra perché voglio rimanere in forma, mica voglio diventare un’atleta!”
“Io voglio solo avere la tartaruga, che me ne faccio del mental trainer?”
“Senti guarda, io vengo perché me l’ha detto il dottore, faccio quello che devo fare e me ne vado a casa, non posso mica mettermi a pensare anche alla psicologia dello sport!”
Se sei un’amante della palestra o dei corsi di fitness, dell'allenamento funzionale, body tone e via dicendo potresti (mal)pensare che il mental training per te non ha una grande utilità eppure potrei stupirti, mai sentito parlare di mindfulness?
In questo articolo ti spiegherò quali sono le tre abilità mentali che ogni frequentatore di palestre e corsi di allenamento deve allenare per sviluppare il proprio potenziale e raggiungere i proprio obiettivi.
I TRE SUPERPOTERI DEL PALESTRATO E DELLA PALESTRATA D.O.C.: PROPRIOCEZIONE, RESISTENZA ALLA FATICA E MOTIVAZIONE INTRINSECA
Partiamo dalla propriocezione, abilità di cui si parla poco ma che in palestra fa la differenza!
La potenza è nulla senza il controllo
Per propriocezione si intende la capacità di sentire il proprio corpo, di riconoscerne la posizione nello spazio e di sentire lo stato di tensione dei propri muscoli senza il bisogno della vista.
Perchè è così utile?
Intanto per capire se il muscolo che sta lavorando è quello giusto.
Se io sto facendo gli stacchi da terra e sento lavorare principalmente le braccia allora c’è qualcosa di sbagliato nell’esecuzione! Sapere quali sono i muscoli principalmente coinvolti negli esercizi che stai svolgendo e sentirli lavorare è già un primo indicatore che l’esecuzione dell’esercizio è corretta.
Magia delle magie, ti evita anche spiacevoli e inconvenienti infortuni, che oltre ad essere dolorosi possono anche essere mentalmente demotivanti, perché ti impongono di stare lontano dalla palestra e interrompono il tuo programma di allenamento, a volte costringendoti a ripartire da un livello più basso a quello a cui eri arrivato.
La propriocezione in sostanza, ti permette di avere un controllo maggiore sul tuo corpo e sui tuoi movimenti, per non parlare del fatto che allenando la tua propriocezione i tuoi movimenti diventano più efficienti e quindi potrai esprimere una forza maggiore! Se non l’avevo già fatto sono sicura che ora ho catturato a pieno la tua attenzione ;)
Come si allena la propriocezione?
Per quanto riguarda gli esercizi fisici lascio la parola ai trainer certificati, ma per quanto riguarda l’allenamento mentale eccoti qualche consiglio: focalizza l’attenzione!
Impara a dirigere l’attenzione sulle sensazioni interne provenienti dal tuo corpo, riconosci quali muscoli stanno lavorando, quanto stanno lavorando e se tutto il tuo corpo sta lavorando bene. Se non sei abituata/o a farlo, all’inizio potrebbe sembrarti un’impresa impossibile, ti sembrerà di non distinguere il tuo bicipite dal tuo gomito, ma piano piano, con la pratica, imparerai a riconoscere anche il più piccolo muscolo del tuo corpo.
Per avere uno strumento in più per imparare a governare quella scimmietta dispettosa che è l’attenzione, ti consiglio di leggere il mio articolo sulla mindfulness, troverai spiegata la mindfulness con tanto di esercizio pratico per sperimentare questa tecnica.
RESISTENZA ALLA FATICA
Veniamo ora alla resistenza alla fatica, il secondo super potere del palestrato D.O.C.
Il coraggio non è avere la forza di andare avanti è andare avanti quando non hai più forze
Non credo ci sia bisogno di troppe presentazioni, quando si parla di resistenza alla fatica intendo proprio spingere il corpo oltre i limiti, saper andare avanti nonostante i muscoli urlino pietà e il nostro sistema nervoso sembra la cabina di pilotaggio di un aereo che sta precipitando: piena di suoni e messaggi di allarme.
Il nostro corpo e il nostro cervello non sono programmati per apprezzare i grandi sforzi, preferiscono di gran lunga un approccio più conservativo. Però per migliorare c’è bisogno di spingere e di andare oltre la fatica, e qui non conta l’esperienza, anche se fai palestra da tutta la vita, qualunque sia il tuo livello di fitness, dovrai faticare per migliorare.
Anche i più scettici dovranno riconoscere che in questo caso è “tutta una questione di testa”. Perchè, se è vero che il nostro corpo manda segnali d’allarme ben prima che sia ad un livello di reale cedimento e pericolo, è altrettanto vero quindi che è la nostra mente e la nostra durezza mentale che devono entrare in gioco quando il corpo fa le bizze e vuole cedere.
Come si sviluppa la resistenza alla fatica?
Anche in questo caso la mindfulness ti può tornare utile, ma questa volta non per dirigere l’attenzione all’interno, ma per spostarla all’esterno, ad esempio verso gli stimoli sonori come la musica! Questo è particolarmente utile negli esercizi di resistenza come la corsa, la bike, il rower, o quando dobbiamo fare volume macinando ripetizioni a corpo libero o con bassi carichi.
Se invece stiamo lavorando sui massimali o con alti carichi, allora sarà utile mantenere il focus sull’esecuzione del movimento e sulla postura! sì, esatto...se queste parole ti suonano famigliare è perché sto parlando di propriocezione. Focalizzarsi sull’esecuzione di un movimento sposta l’attenzione dal dolore muscolare e in più ti permette di salvaguardarti dall’infortunio.
Un’altra tecnica da utilizzare in questi casi è il self-talk. Il self-talk sfrutta il normale e fisiologico dialogo interiore che ognuno di noi ha. Normalmente è abbastanza indisciplinato ed è uno dei principali colpevoli dei nostri cali di performance. Imparare a costruire un self-talk positivo è indispensabile per evitare autosabotaggi! Parole come: forza! Resisti! Ancora uno! Spingi! E via dicendo sono degli ottimi alleati durante la prestazione, sia perché scalzano i pensieri negativi come “non ce la faccio” o “è troppo pensante”, sia perché guidano l’azione.
MOTIVAZIONE INTRINSECA
L’ultimo dei superpoteri, ma non certo per importanza, è la motivazione intrinseca.
quell’esperienza mi ha davvero entusiasmato ed è stata estremamente appagante. Ho provato sensazioni così piacevoli che non vedo l’ora di riprovarle.
Il giorno in cui ti ritroverai a dire qualcosa di simile nello spiegare perché vai in palestra e ti alleni allora potrai dire di aver trovato la tua motivazione intrinseca!
Si parla molto di motivazione nello sport e soprattutto nel fitness. La motivazione è quella forza che ci spinge all’azione. La motivazione nasce dall’esigenza di raggiungere un obiettivo. Più la motivazione è forte più diminuiscono le probabilità di lasciar perdere durante il percorso per via delle difficoltà. Più l’obiettivo che ci siamo posti richiede tempo più abbiamo bisogno di una motivazione forte!
Quello che però non si dice è che c’è motivazione e Motivazione. Se quello che ci spinge a voler raggiungere un obiettivo è qualcosa al di fuori di noi (motivazione estrinseca) allora siamo nei guai. Le probabilità di mollare sono molte, se poi l’obiettivo richiede molto tempo per essere raggiunto, le probabilità aumentano a dismisura.
Se invece quello che ci spinge ad allenarci è il puro e semplice piacere di allenarci, di metterci alla prova, di sentirci forti, capaci, di divertirci, allora abbiamo fatto bingo e possiamo star certi che, a meno che non ci chiudano inutilmente le palestre per via di qualche virus (ogni riferimento a fatti reali è puramente casuale), saremo costanti per il resto della nostra vita.
Cosa intendo quando parlo di motivazione estrinseca?
allenarsi per piacere agli altri
allenarsi perché ce l’ha ordinato il medico
allenarsi per far contento/a il nostro compagno/a
allenarsi perché lo fanno tutti
Come si lavora per ricercare la Motivazione con la M maiuscola?
Bhè, innanzitutto trova l’allenamento che ti piace! Che ti diverte! Le palestre, al giorno d’oggi offrono una quantità di corsi infiniti. Vuoi fare body building ma ti annoia la sala pesi? bhè io credo che di fisici degni di nota ce ne siano molti in giro e non solo tra chi si chiude in palestra ad usare macchinari!
Sperimenta, sperimenta, sperimenta...finchè non trovi l’allenamento che fa per te. Un piccolo consiglio anche ai PT, fate divertire i vostri clienti! Trovate gli esercizi che più gli piacciono e puntate su quelli, sempre coerentemente con gli obiettivi che si vogliono raggiungere, ma il calderone da cui pescare è talmente ampio che sono sicura saprete trovare il mix giusto per qualunque cliente!
Infine, perché divertirsi è la base, ma anche raggiungere i risultati ha il suo enorme potenziale motivante, impara a definire degli obiettivi S.M.A.R.T.!
Direi che di allenamento mentale ne ho proposto abbastanza anche ai fitness lover. Siete pronti a sviluppare i superpoteri?
Amanti del mondo fitness fatemi sapere cosa ne pensate e se, un pochino, vi ho fatto ricredere sull’utilità del mental training per voi!
Comments